Questo blog è chiuso: ora mi trovi QUI.
Ciao e grazie della visita.

sabato 26 gennaio 2008

La nuova Lancia Delta comincia da Second Life

Il gruppo FIAT presenta la Nuova Lancia Delta su Second Life.
Quindi niente eventi fastosi tipo quello organizzato per il lancio della nuova FIAT 500, ma si punta su una campagna innovativa.

Chi scalpita per provare questa autovettura dal concessionario dovrà aspettare il lancio effettivo, previsto a marzo in occasione del salone di Ginevra; intanto però proprio su Second Life può osservarla da tutte le angolazioni, studiarne le caratteristiche tecniche, osservarne il design, configurarsela secondo i propri gusti.
Tutte informazioni preziose per gli uomini del marketing del gruppo FIAT: già con la Nuova 500 era stata enfatizzata l'alta possibilità di personalizzazione del modello.

Una scelta innovativa e, se vogliamo, anche coraggiosa, che cade in un momento in cui Second Life vive un periodo di flessione e di riflessione (leggi questo post al riguardo) ma comunque indice della voglia della casa automobilistica italiana di rilanciare un modello che mancava da troppo tempo nella gamma dello casa con lo scudo.

Un tempo il marchio Lancia rappresentava il fiore all'occhiello del gruppo FIAT per quanto riguarda le vetture di serie, con un'impostazione classica, elegante, uno stile anglosassone (i meno giovani ricorderanno senz'altro le prime Lancia dotate di guida a destra) che però non rinuncia al piacere di guida.

Da sempre le Lancia di gamma alta sono considerate auto da rappresentanza, mentre negli anni '80 la Delta faceva incetta di trofei nei rally con le varie versioni a trazione integrale.
I successi sportivi promuovevano l'immagine e il blasone del marchio; contemporaneamente facevano da traino alle vendite del modello Delta.

Faceva seguito una sfortunatissima seconda versione della Delta, oggettivamente brutta, che non riscontrò i favori del pubblico e che ne determinò l'uscita definitiva dal mercato, lasciando così sguarnita la gamma Lancia nello strategico segmento "C".

In Casa Lancia hanno fatto le cose in grande per la presentazione della Delta su Second Life: un'isola virtuale a forma d'Italia, maxischermi, musica pop, belle donne, manager, giornalisti (ovviamente tutti sotto forma di avatar).
Non dimentichiamo infatti il profilo degli utenti a cui strizza l'occhio questo modello: prevalentemente uomini (a differenza della Ypsilon gradita alle donne), età dai 20 ai 45 anni, esigenti, distinti, a cui piace distinguersi ma senza eccedere.

L'impianto di illuminazione della Nuova Delta sarà composto da 108 led e 4 fari bixenon sia sui fanali posteriori che anteriori. "Il tutto controllato da un dispositivo elettronico capace di gestire in modo intelligente il passaggio dalle luci diurne a quelle di posizione e modificare il fascio luminoso in curva", come riportato in un cartellone virtuale.

Molto curata invece la grafica dello showroom Lancia, dove campeggiano gli altri modelli del marchio, giudicata ai massimi livelli rispetto agli standard di SL.
E' possibile persino provare le vetture sulla pista ispirata al mitico circuito sul tetto del Lingotto.

Agli appassionati di motori, a chi è attratto dalle novità digitali, ai più curiosi, non resta che crearsi un avatar su Second Life per assaggiare tutte queste novità.
E magari approfittarne per incontrare l'avatar di Carla Bruni, chissà!

Il prossimo appuntamento è fissato per il 31 gennaio: basterà collegarsi all'indirizzo web www.thedeltaproject.eu (al momento non ancora attivo) per scoprire le altre novità.
Da notare che come dominio di primo livello per il sito promozionale è stato utilizzato .eu, a voler rimarcare le ambizioni di portata continentale di questa nuova vettura.

link: http://www.thedeltaproject.eu

Second Life all'esame di maturità

Ultimamente l'interesse generale per quel fenomeno di costume chiamato Second Life si è un po' sgonfiato. E' un dato di fatto che, dopo l'iniziale curiosità che ha spinto molte persone ad iscriversi a Second Life e a crearsi una vita parallela (ovviamente virtuale), la crescita di questa comunità digitale ha subito un rallentamento.

Rimane ugualmente un fenomeno importante che va seguito attentamente, visto che in un modo o nell'altro ad oggi ben 12 milioni di persone hanno creato il loro avatar su Second Life.
Sembra un rallentamento fisiologico dovuto più che altro all'ingresso nella fase di maturità di un progetto che deve rinnovarsi, promuoversi sia nei confronti delle singole persone che anche delle aziende che vi investono capitali.
Dopo essere riuscita a "catturare" un numero enorme di utenti, ora Second Life deve riuscire a coinvolgerli per evitare che si stufino e lo abbandonino.

Se osserviamo infatti in homepage il contatore degli utenti connessi in un dato istante, vediamo che, in tutto il mondo, ce ne sono mediamente 40-50 mila (esclusi i momenti in concomitanza con eventi di rilievo); pochini rispetto al numero di iscritti, pardon "abitanti".
Engagement è la nuova parola d'ordine; se un iscritto trova poche persone con cui relazionarsi prima o poi abbandona.
Se la sua cerchia di contatti non lo trova più on-line, anch'essa è destinata a sfaldarsi.
Se le aziende non trovano un numero di avatar adeguato, difficilmente continuano ad investire capitali in questo progetto.

Fanno eccezione quelle aziende come Nike che scelgono di essere presenti su Second Life non tanto per aumentare le proprie vendite sul canale digitale, bensì per fornire ai visitatori un'esperienza e un coinvolgimento, per fare branding insomma.
Non è da trascurare poi il feedback acquisibile dal contatto diretto con chi partecipa a queste esperienze, spesso prezioso per definire le linee commerciali (anticipando ad esempio i gusti e le prime impressioni dei potenziali consumatori prima del lancio effettivo di un prodotto sul mercato).
Ecco infine un video che spiega il mondo di Second Life.




link: Second Life

martedì 22 gennaio 2008

Luci ed ombre di OpenID

Cosa c'è realmente dietro il progetto OpenID, di cui si parla tanto sul web in questi giorni?
Cosa ha di così interessante da calamitare improvvisamente l'interesse di player del calibro di Google, Yahoo, Microsoft, Sun, Verisign, AOL, MySpace, Facebook, Twitter, del.icio.us, Technorati, delle loro controllate YouTube e Flickr, ma anche di altri che si aggiungono continuamente?
Possibile che abbiano sentito tutti contemporaneamente questa forte esigenza?

Proviamo a rifletterci un po' sopra e immaginiamo lo scenario di una navigazione tipo su questi siti, così come avviene ora.
Io sono un utente che deve cercare delle informazioni sul web; mi autentico quindi sul mio account iGoogle ed accedo al motore di ricerca.
Da questo momento in avanti sono tracciato come pincopallino@gmail.com.
Trovo quello che mi interessa, ad esempio un video; il motore mi porta su YouTube.
Il video mi piace e voglio aggiungerlo ai miei preferiti: posso riusare lo stesso account iGoogle ma devo autenticarmi nuovamente.
Non contento, voglio condividerlo con alcuni miei contatti su Facebook o Twitter: devo autenticarmi nuovamente, stavolta con un nuovo account specifico per il servizio scelto, venendo tracciato come nuovo utente.

L'esempio potrebbe continuare, visto che statisticamente nell'arco della giornata saltiamo in continuazione da un servizio ad un altro e da una community ad un'altra.

Per chi analizza il comportamento degli internauti, cioè i motori di ricerca, Nielsen//NetRatings, Alexa, Doubleclick, ma anche per chi come le concessionarie di pubblicità lo sfrutterà a fini commerciali, questo comporta che:
a) il numero degli utenti autenticati è maggiore di quello reale.
b) si perde il legame tra i vari sub-comportamenti e con esso la possibilità di avere un profilo utente molto ma molto più dettagliato.

Con credenziali uniche come quelle di OpenID, invece, la mia navigazione viene semplificata e la pubblicità contestuale che mi viene proposta dovrebbe rispecchiare maggiormente le mie preferenze e le mie esigenze.

E' altrettanto vero però che verremmo "etichettati" da qualcuno in base a qualsiasi attività, anche estemporanea, anche se non volessimo (le motivazioni possono essere diverse e soggettive) e secondo criteri ignoti e non condivisibili, a meno di espedienti macchinosi e poco user-friendly (ad esempio la pulizia dei cookies e dei moduli di autenticazione).

link: http://openid.net

venerdì 18 gennaio 2008

Anche Yahoo aderisce a OpenID

Dal 30 di gennaio anche i dati di autenticazione di Yahoo! saranno compatibili con la tecnologia OpenID.
Pertanto, effettuando una sola autenticazione sicura su Yahoo! o su un qualunque sito compatibile OpenID, si potrà fidare su un'unica dichiarazione dell'identità dell'utente, impiegabile su tutti gli altri siti.

In realtà Yahoo aveva già intrapreso indirettamente questa strada, tramite la controllata Flickr; evidentemente Cosa molto importante, la sicurezza dei dati di login immagazzinati sarà garantita dal protocollo SSL.

link: http://openid.yahoo.com

venerdì 11 gennaio 2008

L'identità digitale unica

Uno dei crucci di chi possiede diverse identità per accedere alle varie comunità virtuali che popolano attualmente il web è senz'altro quello di dover ricordare tutte le varie credenziali di accesso (cioé utenza e password, email).
Una volta era sufficiente memorizzare utenza e password della posta elettronica, ora con i vari iGoogle, YouTube, Flickr, MySpace, Facebook, Twitter, del.icio.us, Technorati, ecc. è diventato un'impresa, anche perchè spesso capita di non riuscire a riusare un nostro account per la registrazione su un altro servizio in quanto già utilizzato da qualcun altro.

Ecco allora che corre in nostro aiuto Open Id, un sistema di autenticazione che consente di loggarsi a tutti i siti che lo supportano con i medesimi dati di login. Al momento questa tecnica viene supportata da AOL, LiveJournal, Microsoft, Technorati, Wikipedia e Wordpress, ma a breve si aggiungeranno Google, IBM, Verisign, Microsoft e Flickr.
A dire il vero Google utilizza già Open Id per gestire la navigazione all'interno di alcuni suoi prodotti (ad esempio tra iGoogle e Blogger), mentre Microsoft a suo tempo aveva lanciato il sistema Passport.

link: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2155653

Calendario eventi